• tratto dal sito La poesia e lo spirito
« Demi-monde è la nuova raccolta poetica, assai interessante ed originale, di Silvia Righi, uscita da qualche mese (con l'attenta e coinvolgente prefazione di Tommaso Di Dio), per i tipi della NEM editrice di Varese, storica editrice, filiazione e continuazione dell’esperienza della Nuova Editrice Magenta, grazie al poeta/editore Dino Azzalin (una casa editrice locale di quelle che contribuiscono a una letteratura di qualità e prestigio, con un catalogo ricchissimo di nomi e autorevolezza, da Morselli, Raboni, Zanzotto, Sanesi ai più giovani Pugno, Mozzi, Scotto, Di Maro, Adernò). »
« Prima di proporre una scelta di testi poetici della Righi, citiamo volentieri la premessa della stessa autrice, ben esplicativa di una poesia che non vuole essere solo comunicazione, ma sorpresa, domanda, continua ed inesausta interrogazione ed esplorazione:
“Il concetto di ‘demi-monde’ proposto in questo libro non esiste. È un artificio. L’espressione deriva dall’omonima commedia scritta nel 1855 da Alexandre Dumas figlio, che rappresenta gli amori e la corruzione di un ambiente sociale parigino che non è né borghesia né vero «gran mondo».
Il termine poi acquisisce un diverso significato nella serie tv horror Penny Dreadful, dove con ‘demi-monde’ s’intende il mondo sospeso tra la vita e la morte, tra l’umano e il soprannaturale, popolato da creature ibride come gli spettri, i licantropi, i vampiri, le streghe.
Da entrambe queste definizioni ho tratto degli elementi per creare le tre sezioni del libro, ma ogni mondo, se inteso come la singola esistenza esperita da una creatura vivente, può chiamarsi demi-monde: è e sarà sempre un (non) luogo, sospeso tra i mondi possibili che l’hanno preceduto e i mondi possibili che sono destinati a seguirlo." »
(...)
Leggi l'intera recensione nel sito La poesia e lo spirito